Archivio Vittorio Mascherini

una vita attraverso due guerre mondiali e la resistenza

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DIARIO DEL FURIERE FRANCESCO ORLANDI

Prefazione

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Domenica 8 Luglio 1934 (XII)

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Finalmente dopo 17 anni che l’avevo lasciato sulla barella, tutto malconcio per una granata nemica scoppiatagli accanto, ho rivisto il mio ex Comandante al fronte della 1a Compagnia del 155° Reggimento Fanteria, Vittorio Mascherini.

L’ho trovato nel suo nuovo nido formatosi da poco in Firenze, dopo averlo cercato inutilmente anche a Borgo San Lorenzo, dove allora risiedeva.

Egli non mi ha subito riconosciuto e dopo aver parlottato attraverso una finestra, mi ha aperto con diffidenza, credendomi forse uno dei soliti scocciatori.

Mi sono presentato rammentandogli il furiere della sua Compagnia al Fronte e dopo avermi ben squadrato da capo a piedi, mi ha subito stretto a lui e baciato con sincero affetto.

Ha voluto che io rimanessi tutta la giornata in sua lieta compagnia e mi ha narrato minuziosamente tutte le sue peripezie da allora fino ad oggi : Mutilazione, promozioni, traversie del dopo guerra, disoccupazione e finalmente, a forza di gomiti e di diritti giunto all’attuale impiego di bibliotecario - distributore nella Regia Università di Firenze.

Si è scelto una gentile e brava ragazza che già ben conosceva, l’ha sposata e per dippiù la sua casa è rallegrata dalle grida di una piccola nipotina che adora come una sua figliola.

Ora egli è felice e contento, ha sempre il suo cuor d’oro ed ha voluto ch’io sedessi anche alla sua mensa.

Va senza dire che abbiamo ricordato quei tempi tanto pericolosi, gli amici di trincea, i camerati morti eroicamente, i superstiti coi quali abbiamo anche amichevoli relazioni e le nuove cariche nella vita borghese.

Fra l’altro si è parlato anche del mio “ Diario di Guerra “ ed apprendendo che l’anno scorso ne avevo fatto un estratto, per gli amici di Roma, dedicandolo al Sergente Maggiore Renato Vagnozzi, ha dimostrato di gradire egli pure una copia di quanto nel detto diario è scritto durante la sua permanenza al Fronte.

Ed è per cosa a lui gradita che ho promesso e trascriverò al più presto un nuovo estratto del mio manoscritto.

Ci siamo lasciati colla promessa del ricambio di visita a Bologna per riandare ancora ai fatti, alle cose ed alle persone che conoscemmo in quei tempi pericolosi e già lontani.

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Francesco Orlandi 

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