Archivio Vittorio Mascherini

una vita attraverso due guerre mondiali e la resistenza

 

NASCITA ED ELEZIONE A PRESIDENTE DEL COMITATO PROMOTORE PER IL MONUMENTO AI CINQUE FUCILATI ALLO STADIO DEL CAMPO DI MARTE. 

 

 

                                                                                                                           Firenze, 13-3-1949.

 

 

 

Unitamente al Compagno Niccolai Renzo fui delegato da rappresentare, nel Comitato Provinciale A.N.P.I., le formazioni Matteottine e della Brigata “ B.Buozzi “, e nell’adunanza per stabilire le cariche, fui designato per far parte dell’Esecutivo di detto Comitato.

Alla prima adunata del Comitato, il Compagno Niccolai, intervenne con grande ritardo e a tutte le successive adunate, sebbene avvisato tempestivamente con lettera a domicilio, egli non venne mai. 

I compiti che si presentavano da risolvere ed effettuare erano molti e assai importanti. Occorre perciò un periodo di assestamento e di preparazione. Prima di tutto da un’unica Sezione furono formate Sezioni rionali, e in quella di San Gervasio fin dall’inizio io ricoprii la carica di Presidente, carica che tuttora conservo.

Le Sezioni furono formate nel Febbraio 1948; e a distanza di poco tempo ebbero luogo le elezioni.

Nel periodo pre-elettorale, periodo assai scabroso per noi Partigiani, presi parte con gli altri Compagni dell’Esecutivo a tutte le Commissioni che a varie riprese si dovettero recare dalle Autorità per risolvere, affrontare e stroncare situazioni che offendevano la Resistenza; e con i Compagni fui sempre presente a tutte le manifestazioni.

Nel Fronte Democratico Popolare, ricoprii la carica di Segretario e i Compagni di San Gervasio sono certo che avranno reso nota a codesta Federazione tutta la mia attività.

Nei giorni delle elezioni, la Sezione Partigiani di San Gervasio fu mobilitata al completo e con i Compagni della nostra Sezione del P.S.I. e con quelli del P.C.I., giorno e notte furono presidiate tutte le Sezioni elettorali ed eravamo pronti per qualsiasi evenienza, anche combattentistica.  Mentre nel Comitato Esecutivo i partiti e le Associazioni dovevano delegare un rappresentante. Per le grandi manifestazioni di massa indette dall’A.N.P.I., sebbene le Autorità facessero di tutto per ostacolarle, la tenacia del Comitato fece sì che tutte riuscissero; esse culminarono in quella di Monte Giovi alla quale da Firenze, dal Mugello, dal Valdarno, oltre 12.000 persone vi affluirono.

Nell’occasione dell’attentato a Togliatti fui sempre presente e diedi la mia opera assidua per tutto quello che la situazione richiedeva. Pure in tale epoca, la Sezione Partigiani “ F.lli Papini ”  di San Gervasio, diede compatta la sua opera, sia alle manifestazioni del Centro, e per una di esse il Compagno Ugo Degl’Innocenti, partigiano della formazione Matteotti, è in prigione; sia nel proprio rione.

Fin da quando feci parte del Comitato di Liberazione del Rione di San Gervasio, in rappresentanza del Partito, proposi di erigere dei ricordi per commemorare i 5 fucilati allo Stadio e tutti i Partigiani e Civili caduti per la Libertà. Sebbene l’idea fosse accettata, non fu possibile attuarla, anzi all’insaputa del Comitato stesso, Mons. Pappi fece erigere la Cappella. Ne fu riparlato pure al tempo del Fronte, ma neppure allora fu potuta essere attuata.

Proposi allora al Comitato della mia Sezione Partigiani di prendere noi l’iniziativa, fu accettata la proposta e così ci costituimmo un Comitato Promotore e fu iniziato il lavoro per raccogliere le adesioni. Stabilii di formare un Comitato d’Onore con Presidente il Sindaco, Mario Fabiani, e quali membri tutti gli esponenti dei Partiti facenti parte del C.T.L. e delle Associazioni.

L’appello fu accolto dal Sindaco, in primo luogo, e da tutti i Partiti e Associazioni, così i Comitati furono formati e i componenti del Comitato Esecutivo mi elessero Presidente di questo e il Compagno Papini Enrico, Cassiere.

I compiti di noi due socialisti, sono ardui, gravi e di grande responsabilità morale e materiale, ma i ricordi Monumentali, saranno per il 29 Maggio p.v. inaugurati.

 

 

POLITICA dell’A.N.P.I.

I Compagni Socialisti che avevano fatto parte, prima di me, del Comitato Provinciale si sentivano, a dir loro, a disagio in seno a questo, perché la maggioranza delle Formazioni Garibaldine imponeva la propria volontà.

Prevenuto da tali informazioni mi posi fin dall’inizio della mia partecipazione ai lavori dell’Esecutivo A.N.P.I., sul chi va là, ma ben presto ebbi la certezza del contrario di quanto avveniva affermato; se mai, la colpa di tali accuse va esclusivamente ricercata nella pochissima, o quasi totale assenza alle riunioni del Comitato suddetto dei rappresentanti del nostro Partito. Io, che ho preso parte attiva a tutti i lavori e anche con la corrente minoritaria delle Brigate del Popolo, posso affermare che quando noi abbiamo fatto interventi o proposte sono state prese in considerazione.

La politica che fu stabilita di eseguire, fin dal principio, per quella della valorizzazione della Resistenza, e che i Partigiani si ponessero alla testa di tutte le manifestazioni per salvare la Repubblica, la Libertà e la Democrazia. Tale linea di condotta l’abbiamo seguita e la seguimmo.

È bene notare, affinché sia conosciuto fino a quale punto, l’unione era completa in seno all’Esecutivo e al Comitato Provinciale A.N.P.I., nell’occasione dell’attentato a Togliatti, il manifesto che il Comitato stesso lanciò ai Cittadini di Firenze, venne approvato e firmato anche dall’Avvocato Arcangeli esponente in quello delle Formazioni “ Brigate del Popolo ”. in tale periodo, solo giunsero le dimissioni del Colonnello Lari e non di tutti i rappresentanti delle formazioni D.C.

 

ORGANIZZAZIONE: 

come sopra ho esposto, da quando il Comitato Provinciale A.N.P.I. stabilì di formare per ogni rione una Sezione dell’Associazione, i Garibaldini in poco tempo raggiunsero il completo tesseramento delle loro Formazioni, ma da parte delle nostre Formazioni non si è fatto quasi niente. Anzi, posso dire che nella Sezione di San Gervasio, un buon numero di Partigiani e Patrioti, hanno rinnovato la tessera dopo tante pressioni e ancora ne mancano all’appello.

In questo stato di cose, credo che non possiamo proseguire, è stato un susseguirsi di responsabili, nominati direttamente dalla Federazione, e non dalla base delle nostre Formazioni Partigiane, responsabili che, in un primo tempo, per pochi giorni, però, hanno data la loro attività e poi, tutto è andato a morire. 

Credo, che il Partito, se vorrà competere e avere sempre più voce in capitolo, negli Organi Direttivi dell’A.N.P.I. dovrà in primo luogo, riorganizzare tutti i Partigiani, Patrioti e Benemeriti, formare i nuovi quadri alle basi e al centro, ma per poter giungere a ciò occorre indire assemblee, e fare intervenire assolutamente tutti i facenti parte delle nostre Formazioni e di quelle che i Compagni Socialisti, facevano parte di essere iscritti al nostro Partito.

Mi è di consolazione che il Compagno Fosco Lombardi farà parte del nuovo Comitato Provinciale dell’A.N.P.I., perciò la Federazione avrà in lui l’elemento adatto per la riorganizzazione suesposta. 

 

CONSUNTIVO:

 l’anno scorso in seno al Comitato Provinciale A.N.P.I. erano rappresentate, le nostre formazioni, da solo due elementi ( Mascherini e Niccolai ). In base allo Statuto dell’A.N.P.I., per i nostri riconosciuti ( qui, tutta la colpa è del despota della nostra Federazione, rappresentante in seno della Commissione per il riconoscimento per la qualifica di Partigiano, Dino Del Poggetto, poiché tanti valorosi nostri Compagni sono stati sacrificati, per il non riconoscimento, dalla di lui assurda e illogica pignoleria. Questo suo agire ritengo di ricercarlo in ciò che egli covava in seno contro il nostro Partito, e principalmente, per una scissione dell’A.N.P.I., per la quale egli e nessuno riuscirà qui in Firenze e in Toscana di effettuare ); non era consentito un numero maggiore.

Quando in seno alle Adunanze del Comitato Esecutivo dell’A.N.P.I., cominciammo a trattare per il numero dei delegati delle singole Formazioni, da inviare al Congresso Provinciale e per quello Nazionale, potei ottenere che i rappresentanti dei Matteottini e della B.Buozzi, fossero tre, invece che due, in seno al Comitato Provinciale, e due, uno effettivo e uno supplente, quali rappresentanti al Congresso Nazionale di Venezia.

( Tale concessione è una deroga allo Statuto, poiché i delegati al Congresso Nazionale, non possono essere sostituiti per alcuna ragione ). 

Poi, intervenne il Segretario della nostra Federazione, Dott. Mariotti, egli non fu soddisfatto del vantaggio da me ottenuto ( contro lo Statuto dell’A.N.P.I. ) in nostro vantaggio.

Presi accordi, fra il Compagno Tuci, l’Esecutivo dell’A.N.P.I., dopo tante divergenze, siamo potuti arrivare ad ottenere la seguente rappresentanza nel Comitato Provinciale dell’A.N.P.I. :

 

Matteottini

Socialisti, congiunti di Caduti Partigiani

              __________________

 

Rendo noto infine, che altri due membri del Comitato Provinciale dell’A.N.P.I. sono nostri Compagni, perché facenti parte delle Formazioni G.R. , ora iscritti nel nostro Partito.

Il Compagno Papini Enrico che, alla memoria dei suoi due eroici figli, fucilati dai Nazifascisti, si intitola, la nostra Sezione A.N.P.I. di San Gervasio, fa parte del Comitato Sezionale, è di una attività impareggiabile. Egli, ha pure donato la stoffa per la nostra bandiera, la quale verrà inaugurata il 13 Aprile p.v., data in cui furono uccisi i di lui figli.

Pure il Compagno Ugolini Otello fa parte del Comitato Sezionale.

 

                         

                  Saluti fraterni.

Vittorio Mascherini

 massimiliano@archiviomascherini.org